La Costiera Amalfitana (o Costa d’Amalfi) è universalmente conosciuta come uno degli angoli più belli al mondo, è stata visitata nei secoli da milioni di visitatori ed è da sempre apprezzata per le sue bellezze storico-artistiche e paesaggistiche. Di conseguenza sono stati scritti fiumi di parole che la ritraggono da innumerevoli punti di vista e angolazioni.
Aggiungo modestamente il mio, quello di una donna che vive ogni giorno questa realtà in prima persona, focalizzando l’attenzione esclusivamente sul mondo femminile nel suo complesso.
Per me la Costiera è “femmina“, profondamente e visceralmente, nella sua stessa natura di “terra madre“, ma anche nella caratteristica tutta femminile di essere una realtà complessa, non facile da raccontare e anche da capire fino in fondo se si rimane alla superficie del suo essere.
La Costiera è unica e inimitabile perché, come un preziosa gemma donata dalla natura, è stata resa meravigliosa dalla mano dell’uomo che ne ha esaltato la sua bellezza in mille sfaccettature:
selvaggia, solare, sfrontata, mediterranea, montana, marina, arabo-normanna, aspra, accogliente, sinuosa, gioviale, fiera, eterea… e chi più ne ha più ne metta!
Le DONNE della Costiera rispecchiano la sua essenza fino in fondo e in questa sezione desidero raccontarle attraverso “cunti“, “fattarielli” e antiche leggende…!
Sono “storie e leggende tra sacro e profano” che prendono origine da tradizioni e credenze pagane che si mescolano e sovrappongono, a fede e ortodossie cristiane…la donna viene raccontata di volta in volta come una santa martire, una Madonna da venerare oppure come una figura malefica, minacciosa, infida, ma affascinante e irresistibile!…
In poche parole: LA COSTIERA È FEMMINA!